27 dicembre 2019

Best Indie Pop Albums Of The Year 2019



12
Kitty Kat Fan Club     Dreamy Little You
  

Twee nel profondo dell’anima, la band californiana ha l’aria di divertirsi un mondo a sfornare piccoli prodigi pop punk coloratissimi e luminosi. E' estate tutto l'anno. 

11
Fashion Brigade     Fvck The Heartache

Il premio di album più sorprendente e incatalogabile dell’anno va a Elia Einhorn e al suo progetto Fashion Brigade: voci diverse, stili diversi - un po' alla Magnetic Fields - ma un unico formidabile amore per la forma canzone. 

10
Field Mouse     Meaning   

Il dream pop della band di Philadelphia è ormai una sicurezza: chitarre liquide, sinth atmosferici, dense penombre e brillanti squarci di luce. 


Seablite     Grass Stains & Novocaine

Elettricità e miele. La band di San Francisco mette insieme ritmi uptempo, ritornelli pop punk e irti muri di chitarre  con una sensibilità femminile che ricorda lo shoegaze ante litteram delle Lush. 

8 
Suggested Friends     Turtle Taxi
Strano a dirsi, la leader dei Mammoth Penguins Emma Kupa quest’anno non ha dato il meglio con il suo gruppo ma suonando il basso nei Suggested Friends. Il guitar pop spigliato e assertivo della band inglese è variegato e trascinante dall'inizio alla fine. 

7
Night Flowers     Fortune Teller

L’album più dichiaratamente pop ed eighties-oriented della band di Sophia Pettit ritrae un gruppo pienamente consapevole dei propri mezzi e padrone assoluto di un dream pop morbido e levigato dallo stile ormai immediatamente riconoscibile. 


6
No Suits In Miami    Where We Were Together 


I quattro svedesi guidati dalla voce timida e rotonda di Michelle Dzegoeva suonano il guitar pop più delicato e raffinato dell’anno, quietamente malinconico, notturno ed avvolgente, ed insieme magnificamente immediato. 

Fresh     Withdraw

Il nome scelto dalla band londinese già dice tutto del proprio stile. Kathryn Woods e compagni suonano un pop punk gentile, eclettico e divertito, facile all’apparenza ma complesso e intelligente nella concezione, acustico a tratti, energetico ed energizzante sempre.  




4
Hatchie   Keepsake
 Al suo primo vero album dopo una fortunata serie di singoli, Harriette Pilbeam costruisce una sorprendente ed ambiziosa collezione di canzoni pop fresche e nostalgiche allo stesso tempo, catchy ed eleganti, curatissime sotto l’aspetto produttivo, capaci di mescolare insieme chitarre jangly e un ammiccante tocco di elettronica. 


 
3
Westkust    Westkust
 Chitarre sfrigolanti e inafferrabile leggerezza melodica. La band di Julia Bjernelind al secondo attesissimo album dà ancora spettacolo con il suo dream pop ad alto voltaggio, muscolare, scenografico e dannatamente orecchiabile.



2
Martha    Love Keeps Kicking

 Poche band riescono a suonare un pop punk così intelligente, sfrontato e sorridente come fanno, con naturalezza quasi incredibile, i quattro ragazzi di Durham. In ognuna delle canzoni del loro secondo album ci sono un ritornello killer, chitarre spumeggianti, voci che si alternano in continuazione, cori travolgenti e un contagioso buonumore. 


1
Great Grandpa     Four Of Arrows
Il secondo album della band di Seattle lima sapientemente il coté math rock degli esordi e vira verso un dream pop tanto inquieto quanto emozionale, delicatissimo ed aggressivo al tempo stesso, ambiziosamente scenografico, incentrato sull'ispirata espressività vocale di Alex Menne. Undici canzoni fatte di fragorose catartiche accelerazioni e intimistici rallentamenti, intessute di forza e bellezza. 

 



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